Il punto di Giorgio "Fashion" Tosatti
Dopo l'estate tormentata dallo scandalo di Calciopoli (che ha coinvolto i Tignosi e sfiorato il Doitcalcio), il noto giornalista e opinionista del sito http://www.doitcalcio.it/, Giorgio Tosatti, ha deciso di rinnovare la collaborazione anche per la stagione 2006/2007 con una novità: su consiglio di Bertino ha deciso di sfoggiare un nuovo paio di occhiali e di farsi chiamare Giorgio "Fashion" Tosatti.
La stagione 2006/2007 è iniziata con ottimi auspici per il Doitcalcio. Per un beffardo scherzo del calendario, gli avversari sorteggiati per le prime due giornate sono stati gli storici avversari del team giallonero, ossia i tignosi. La risposta dei ragazzi di Illo&Conz è stata convincente: nonostante le numerose assenze, sono riusciti a portare a casa ben 4 punti, frutto di una esaltante vittoria e di un rocambolesco pareggio.
Analizzando le due partite, ci sono vari aspetti positivi:
1) Il nuovo modulo: giocando senza Illo (la prima partita) o senza Pizzi (la seconda), ossia senza terzini fluidificanti di ruolo, è stato necessario un cambio di modulo, passando dal 3-2-1 al 2-3-1, con i due centrali stretti in marcatura. Questo ha liberato un uomo a centrocampo e ha permesso ad uno dei due centrali, alternativamente, di portare su palla, con la certezza di avere comunque le spalle coperte dall'altro centrale.
2) La condizione fisica: quasi tutti i giocatori gialloneri mostrano una buona/ottima condizione fisica, tanto da riuscire a reggere, in entrambe le partite, fino alla fine. E' indicativa questa statistica: se si dividessero le due partite in due tempi da 40 minuti, i parziali sarebbero sorprendenti. Infatti:
partita 1 - primo tempo (doitcalcio-tignosi 5-4) , secondo tempo (doitcalcio-tignosi 8-1)
partita 2 - primo tempo (doitcalcio-tignosi 5-12) , secondo tempo (doitcalcio-tignosi 8-1)
I numeri mostrano chiaramente che la squadra esce alla distanza, riuscendo a tenere fisicamente fino alla fine.
3) La condizione psicologica: le ferie hanno fatto bene, tant'è che i ragazzi del toporagno sembrano fortemente rilassati e concentrati. Il timore reverenziale verso i Tignosi sembra ormai tramontato, tant'è che ognuno mostra di essere conscio del proprio ruolo e deciso a svolgere il compitino nel miglior modo possibile. Nemmeno la vista di Cagna tra le fila avversarie ha turbato il combattivo animo dei novelli centurioni della Bovisaska
4) Il gol ritrovato: altro elemento a favore è il ritrovato senso del gol di giocatori che in passato avevano dato prova di prolificità mentre ultimamente si erano un pò spenti sotto il profilo realizzativo. Forse la presenza in squadra di un super bomber come Junior li aveva deresponsabilizzati, pensando che tutto il peso dell'attacco dovesse cadere su di lui. Invece ora sembrano aver capito che possono fare buone cose (senza ovviamente arrivare al livello di Junior), giocando con tranquillità e concentrazione.
5) Il fiuto del presidente: in pieno calciomercato, sono state fondamentali le mosse di Illo. Prima di tutto ha acquistato, forse a titolo definitivo Diego Armando Manferlotto, ottenendo gratis anche le prestazioni del suo amico Bruno. In secondo luogo ha prolungato i contratti con gli elementi della vecchia guardia, rinnovando la fiducia allo storico mister: questo è un importante segnale di continuità.
Ovviamente non c'è rosa senza spine: ci sono ancora molte cose da migliorare.
1) Fluidità di gioco: troppo spesso il gioco viene rallentato da un eccessivo portar palla, che inevitabilmente obbliga al dribbling o al lancio lungo, senza risultato.
2) Difficoltà nelle marcature: la differenza tecnica non sempre è colmata dalla resistenza fisica, così quando i giocatori del doitcalcio vengono puntati in "uno contro uno", spesso vengono saltati.
3) Errori tattici: il modulo a due centrali non è stato ancora completamente digerito. Troppo spesso Deantoni sbagliava a scalare dalla fascia al centro, lasciando inevitabilmente libero un avversario e Illo usciva verso l'uomo di Aldo lasciando un buco centrale. Otimi invece i movimenti di Kakò, a coprire sulla fascia sinistra e ad accentrarsi per il tiro. Comunque, per giocare con questo modulo, tutta la squadra deve riuscire a muoversi all'unisono, in modo più armonioso e compatto.
Dopo l'ottimo campionato 2004/2005 e l'altalenante campionato 2005/2006 (recuperato in extremis) i tifosi sono ottimisti: il Doitcalcio è pronto a dare battaglia in tutti i campi di calcio di Milano e hinterland per sconfiggere il male e dare spettacolo.
La stagione 2006/2007 è iniziata con ottimi auspici per il Doitcalcio. Per un beffardo scherzo del calendario, gli avversari sorteggiati per le prime due giornate sono stati gli storici avversari del team giallonero, ossia i tignosi. La risposta dei ragazzi di Illo&Conz è stata convincente: nonostante le numerose assenze, sono riusciti a portare a casa ben 4 punti, frutto di una esaltante vittoria e di un rocambolesco pareggio.
Analizzando le due partite, ci sono vari aspetti positivi:
1) Il nuovo modulo: giocando senza Illo (la prima partita) o senza Pizzi (la seconda), ossia senza terzini fluidificanti di ruolo, è stato necessario un cambio di modulo, passando dal 3-2-1 al 2-3-1, con i due centrali stretti in marcatura. Questo ha liberato un uomo a centrocampo e ha permesso ad uno dei due centrali, alternativamente, di portare su palla, con la certezza di avere comunque le spalle coperte dall'altro centrale.
2) La condizione fisica: quasi tutti i giocatori gialloneri mostrano una buona/ottima condizione fisica, tanto da riuscire a reggere, in entrambe le partite, fino alla fine. E' indicativa questa statistica: se si dividessero le due partite in due tempi da 40 minuti, i parziali sarebbero sorprendenti. Infatti:
partita 1 - primo tempo (doitcalcio-tignosi 5-4) , secondo tempo (doitcalcio-tignosi 8-1)
partita 2 - primo tempo (doitcalcio-tignosi 5-12) , secondo tempo (doitcalcio-tignosi 8-1)
I numeri mostrano chiaramente che la squadra esce alla distanza, riuscendo a tenere fisicamente fino alla fine.
3) La condizione psicologica: le ferie hanno fatto bene, tant'è che i ragazzi del toporagno sembrano fortemente rilassati e concentrati. Il timore reverenziale verso i Tignosi sembra ormai tramontato, tant'è che ognuno mostra di essere conscio del proprio ruolo e deciso a svolgere il compitino nel miglior modo possibile. Nemmeno la vista di Cagna tra le fila avversarie ha turbato il combattivo animo dei novelli centurioni della Bovisaska
4) Il gol ritrovato: altro elemento a favore è il ritrovato senso del gol di giocatori che in passato avevano dato prova di prolificità mentre ultimamente si erano un pò spenti sotto il profilo realizzativo. Forse la presenza in squadra di un super bomber come Junior li aveva deresponsabilizzati, pensando che tutto il peso dell'attacco dovesse cadere su di lui. Invece ora sembrano aver capito che possono fare buone cose (senza ovviamente arrivare al livello di Junior), giocando con tranquillità e concentrazione.
5) Il fiuto del presidente: in pieno calciomercato, sono state fondamentali le mosse di Illo. Prima di tutto ha acquistato, forse a titolo definitivo Diego Armando Manferlotto, ottenendo gratis anche le prestazioni del suo amico Bruno. In secondo luogo ha prolungato i contratti con gli elementi della vecchia guardia, rinnovando la fiducia allo storico mister: questo è un importante segnale di continuità.
Ovviamente non c'è rosa senza spine: ci sono ancora molte cose da migliorare.
1) Fluidità di gioco: troppo spesso il gioco viene rallentato da un eccessivo portar palla, che inevitabilmente obbliga al dribbling o al lancio lungo, senza risultato.
2) Difficoltà nelle marcature: la differenza tecnica non sempre è colmata dalla resistenza fisica, così quando i giocatori del doitcalcio vengono puntati in "uno contro uno", spesso vengono saltati.
3) Errori tattici: il modulo a due centrali non è stato ancora completamente digerito. Troppo spesso Deantoni sbagliava a scalare dalla fascia al centro, lasciando inevitabilmente libero un avversario e Illo usciva verso l'uomo di Aldo lasciando un buco centrale. Otimi invece i movimenti di Kakò, a coprire sulla fascia sinistra e ad accentrarsi per il tiro. Comunque, per giocare con questo modulo, tutta la squadra deve riuscire a muoversi all'unisono, in modo più armonioso e compatto.
Dopo l'ottimo campionato 2004/2005 e l'altalenante campionato 2005/2006 (recuperato in extremis) i tifosi sono ottimisti: il Doitcalcio è pronto a dare battaglia in tutti i campi di calcio di Milano e hinterland per sconfiggere il male e dare spettacolo.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home